Le differenze di un’annata con l’altra sono fondamentali per il carattere di unicità di un vino. Tuttavia non siamo in balia totale del tempo: l’andamento dell’annata fa capire al vignaiolo come impostare il suo lavoro quell’anno per trarne comunque il meglio. Oltre tutto, nel nostro territorio, grazie al clima mediterraneo molto favorevole e la vicinanza mitigante del mare, gli andamenti stagionali in genere sono molto regolari e le annate veramente difficili sono poche.

Il 2022 è stato un anno caldo e siccitoso ma senza grossi problemi di stress idrico grazie al territorio e all’età delle vigne. Le viti hanno avuto ristoro da provvidenziali piogge a metà agosto e altre sparse nelle settimane successive. Anche le temperature si sono riequilibrate nel corso della maturazione. Abbiamo iniziato la vendemmia il 12 settembre col Vermentino e terminato a fine mese col Cabernet sauvignon.

Il 2021 è stata un’ottima annata per il vino. L’andamento stagionale è stato molto regolare. Le piogge intense del periodo invernale hanno perfettamente sostenuto la vigna per tutta la fase produttiva, nonostante un’estate molto secca, ma con temperature miti e molto ventilata. Abbiamo iniziato la raccolta il 17 settembre col Vermentino. Per i rossi, abbiamo iniziato con i più precoci il 22 settembre e finito il primo ottobre col Cabernet sauvignon.

Quest’anno resterà tristemente nella storia come l’anno del virus Covid19. Dal punto di vista viti-vinicolo è stata invece molto interessante, con tendenza più all’eleganza che alla potenza. È stata molto regolare, con un inverno sufficientemente piovoso ed una primavera con pochissimi rischi fitosanitari per le uve. L’estate è stata mite e con un’ottima ventilazione, con solo qualche breve periodo molto caldo. Abbiamo iniziato la raccolta all’insegna di un tempo perfetto, il 15 settembre. Verso fine mese le temperature hanno rinfrescato e abbiamo terminato il 2 ottobre senza particolari problemi.

Annata di contrasti climatici ma in generale molto buona. Dopo un inverno piovoso, la primavera è partita calda e secca, per poi precipitare in un maggio di pioggia e temperature basse, con ritardo in tutte le fasi successive delle viti. L’estate ha avuto picchi di grande caldo, ma senza umidità. La vendemmia è iniziata a metà settembre, finita ai primi di ottobre, sempre col bel tempo. L’uva era equilibrata, con pH bassi e buona acidità, tannini dolci, aromi complessi. Siamo tornati ad una quantità produttiva ottimale dopo un 2017 molto scarso e un 2018 di parziale recupero.

Annata molto regolare e fresca. La primavera è stata molto piovosa, recuperando l’aridità intensa dell’anno precedente. L’estata è stata invece nella norma, calda e siccitosa, con qualche breve pioggia rinfrescante. La maturazione delle uve è stata molto regolare e più lunga del solito. Nella seconda metà di settembre un abbassamento notevole delle temperature, con clima secco e ventilato, contribuirà ad un’annata di grande eleganza.

Annata contraddista dalla grande aridità, con temperature sopra la media, tornate però più fresche in agosto durante la maturazione. L’aridità ha inibito lo sviluppo di malattie ma anche la produzione delle viti. La vendemmia non è stata però anticipata, è iniziata gli ultimi giorni di agosto. L’uva è stata selezionata per evitare gli acini appassiti, era concentrata ma con buoni livelli di acidità. Annata col minimo storico di produzione.

Ancora un’annata di grande livello, un po’ più fresca della precedente. La primavera è stata piovosa e fresca, con un ritardo in fioritura. L’estate è stata molto calda e secca, mitigata da qualche breve pioggia. La raccolta è iniziata il 12 settembre ed è finita la prima settimana di ottobre, accelerando al massimo sul finale, prima che il tempo iniziasse a peggiorare. Anche quest’anno il lavoro è stato improntato alla gestione della potenza.

L’annata è sta una delle migliori dell’ultimo decennio. E’ iniziata con un inverno e primavera ricchi di pioggia e dal solito clima mite. L’estate è stata molto calda e secca. La maturazione è proceduta molto regolare. Si è lavorato in vigna in modo da gestire al meglio la potenza dell’annata, che non fosse sgraziata ma equilibrata ed elegante. Anche il periodo della vendemmia, iniziata coi primi di settembre, è stato sempre bello.

Dopo un inverno straordinariamente caldo e una primavera piovosa, l’estate ha avuto temperature al di sotto della media e piogge, con l’umidità insolitamente alta. La vendemmia è iniziata dopo la metà di settembre e abbiamo dovuto fare una severa selezione dei grappoli. Questo ha comportato una certa riduzione della produzione e abbiamo deciso di non produrre i rossi di maggior pregio (Atis e Jassarte).

La primavera è stata molto piovosa, garantendo la scorta d’acqua per l’estate, con temperature fresche fino a fine giugno. Poi si è tornati alle solite temperature e l’estate è stata nella norma. La maturazione è stata molto regolare, solo un po’ in ritardo rispetto al solito e si è iniziato a vendemmiare intorno a metà settembre. Piogge intense sono arrivate solo sul finale, facendoci abbandonare l’uva di pochi filari. Annata ottima ed equilibrata.

L’inverno è stato molto secco e anche la pioggia primaverile è stata contenuta Per fortuna le viti hanno retto bene e non si è anticipato molto: la vendemmia è iniziata a fine agosto. Visto comunque il caldo torrido e la siccità, si è evitata la defogliatura e si è contenuto il diradamento per non eccedere in concentrazione. Il clima molto secco ha mantenuto l’uva particolarmente sana. Annata molto buona annata, caratterizzata dalla potenza.

Dopo un picco di caldo ad inizio aprile, l’estate ha faticato a partire. Il caldo intenso è arrivato dopo la metà di agosto. Le viti hanno avuto uno sviluppo lento e regolare, con un’accelerata della maturazione sul finale. La raccolta è iniziata ai primi di settembre. Sul finale alcune piante iniziavano un po’ a mostrare segni di stress idrico, ma l’uva raccolta era sanissima. Annata molto buona. Nasce il nostro rosato Rosa al Melo.

Il clima è stato abbastanza freddo, con diverse piogge, fino quasi alla fine di giugno, rallentando i processi di sviluppo, seguito poi da un caldo intenso. La periodo della vendemmia, iniziata dopo la metà di settembre, ha avuto piogge frequenti ma seguite da giornate ventilate che hanno preservato le uve dall’umidità. La qualità non c’è sembrata sufficiente per Atis (Bolgheri Superiore) e Jassarte. Nasce il Vermentino (bianco) L’Airone.

Quest’anno le piante hanno avuto un bello sviluppo grazie a un inverno e una primavera molto piovosi. L’estate è stata invece molto siccitosa, ma almeno per i primi mesi non ne hanno risentito per via dell’accumulo precedente di acqua. Qualche giorno di pioggia subito dopo l’inizio della raccolta ci ha fatto temere, ma fortunatamente le temperature basse e il vento marino hanno tenuto lontana l’umidità, evitando lo sviluppo di marciumi. Un buon livello.

Quest’annata ha espresso delle condizioni climatiche molto buone, con una buona piovosità fino a giugno, un’estate calda e luminosa e temperature sotto la media in settembre, ottobre caldo ed asciutto. La vendemmia è iniziata verso la metà di settembre. I vigneti hanno iniziato ad entrare nel decimo anno, un’età favorevole ad un maggiore equilibrio qualitativo.

L’inverno caldo e piovoso aveva indotto un germogliamento precoce. L’estate è stata calda e secca, con alcune piogge poche hanno scongiurato i danni da stress idrico. Il 6 settembre è nato Federico, due giorni dopo si è iniziato a vendemmiare. Alla fine della vendemmia ha iniziato a piovere a dirotto: l’annata ottima si è salvata per un pizzico di previdenza e fortuna. Una selezione pregiata ha originato un vino dedicato al nuovo nato.

Un’ottima annata, con decorso molto favorevole con grande regolarità nei processi di maturazione. Tuttavia sul finale le viti rischiavano per la siccità di arrivare stremate ma una breve pioggia provvidenziale ha risolto il problema. Il terreno ha comunque assorbito bene l’acqua e dopo qualche giorno, si sono ripristinati nelle bacche gli equilibri compositivi. Alla produzione di Guado al Melo si è aggiunto un nuovo vino, il rosso Bacco in Toscana.

La primavera insolitamente piovosa e fredda ha un po’ ridotto la fioritura. Dopo un periodo estivo molto siccitoso piogge provvidenziali a metà agosto hanno ripristinato l’equilibrio ed accelerato la maturazione, continuata poi regolarmente. Il caldo-umido di settembre ha reso necessaria la defogliatura e poi il diradamento dei grappoli con difetti. Le vendemmie sono iniziate dopo la metà di settembre. Nel complesso si colloca nell’ambito di un annata medio – buona.

Dopo due annate abbastanza anomale il 2004 si è caratterizzato per un decorso regolare, anche se il processo di maturazione è iniziato in ritardo per le scarse riserve dovute alla sofferenza idrica del 2003. Il clima favorevole ha però fatto recuperare in modo ottimale i processi di maturazione che, lenti e regolari, hanno portato ad un mosto con un buon equilibrio ed una elevata complessità aromatica.

L’estate è stata molto calda e siccitosa. L’uva era sana e ben matura, la resa di produzione molto bassa, con uve concentrate e acino piccolo. Si è iniziata la vendemmia prestissimo, intorno al 20 agosto, e a metà settembre si era già finito. Si è dovuto procedere con fermentazioni molto rapide e brevi macerazioni, per evitare un’estrazione troppo elevata dei tannini. Si è iniziato a produrre anche Antillo, Jassarte e Guado al Melo Superiore (ora Atis).

È stata la prima annata produttiva e un po’ sfortunata. E’ stata buona fino a settembre ma poi molto piovosa. Si è iniziata la vendemmia a metà settembre, lavorando intensamente sulla selezione delle uve. In produzione solo il Bolgheri Rosso (ora Rute) e il Guado al Melo Bianco. Sono derivati vini eleganti e, per il bianco, di grandissima mineralità.

L’annata è stata favolosa ma le vigne erano giovanissime (2° anno). Si è raccolta pochissima uva di grande qualità che ha prodotto un vino non destinato al commercio, dedicato alla nascita di nostro figlio Giovanni.