Sulla nascita dell’ampelografia 3: Scienza e arte insieme per riconoscere le varietà coltivate
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Sulla nascita dell’ampelografia 4: la nascita come scienza

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Documento prodotto dalle commissioni nate dal Congresso di Vienna: nomenclatura e sinonimi delle varietà

Al di là delle singole ed importanti opere descrittive (qui e qui), il passo fondamentale che però ancora mancava per il progresso dell’ampelografia era quello di definire metodi di descrizione sicuri e comparabili, cioè un “linguaggio” comune che permettesse di mettere insieme e confrontare i dati raccolti dai diversi scienziati. La scienza non potrebbe esistere e progredire senza il confronto internazionale fra gli studiosi di un determinato settore.

Già nel 1873 iniziarono le prime riunioni internazionali per definire schede comuni di rilevazione dei caratteri dei vitigni. Il primo incontro avvenne a Vienna, su proposta di Herrmann Goethe, dove nacque una commissione internazionale che cercò soprattutto di identificare le varietà col  loro nome primario, cioè quello che ha nel territorio di origine, e considerare tutti gli altri come sinonimi. Nel successiva congresso di Colmar (1875) si definiva una prima terminologia descrittiva.Nel 1924 nacque l’Ufficio Internazionale del Vino (poi diventato l’attuale OIV, l’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino). Sotto la sua guida nel 1935, a Losanna, si istituirono delle commissioni di ampelografi da ogni paese, per creare le liste delle varietà da raccomandare in ogni regione viticola. Dal quel momento l’OIV divenne l’organo di riferimento mondiale per l’ampelografia. (un’idea veloce su cos’è l’OIV e come funzione si trova in questa presentazione per slides).

prof. italo Cosmo

prof. italo Cosmo

Nel 1949 Dalmasso e Branas proposero all’OIV l’istituzione di un registro internazionale delle varietà. Nel 1951 venne realizzata una scheda di catalogazione ampelografica, con l’importante contributo del prof. Italo Cosmo. Successivamente venne predisposto un nuovo “Codice internazionale dei caratteri descrittivi delle varietà e specie di vite”, con l’intendo di dare uniformità alla descrizione.

Infine, il perfezionamento di metodi di biochimica, genetica e di analisi morfologica con tecnologie sempre più avanzate ha portato alle revisioni del 1996 e poi del 2003 (e il lavoro continua…)

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Analisi delle foglie

 

 

Distanze genetiche Castelli

Analisi della vicinanza genetica fra diverse varietà

Immagini da:

https://www.google.it/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiLkZX73oXSAhXhF5oKHUIlB24QjhwIBQ&url=https%3A%2F%2Fwww.researchgate.net%2Ffigure%2F268213151_fig2_Figure-2-Ampelography-by-Herrman-and-Rudolph-Goethe-1873&psig=AFQjCNFrHMkd54V2abVpEOezpKpcGfL04A&ust=1486823327297199

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annalisa motta
annalisa motta
Biologa specializzata in biologia vegetale, da oltre vent’anni sono vignaiola a Guado al Melo, a Bolgheri (Toscana), con mio marito, dove produciamo vino territoriale ed artigianale, in modo sostenibile. Il vino per me è una passione trasversale: lo si capisce veramente solo mettendo insieme scienza, natura e cultura. In origin a plant biologist, from over 20 years I am a winemaker at Guado al Melo, in the Bolgheri DOC (Tuscany), with my husband, where we produce terroir-expressive and artisan wines, following a sustainable philosophy. Into the wine I have found all my different passions: in fact, we can understand it only by combining together science, nature and culture.

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