Grazie di cuore a la Divina Enoteca di Firenze che ci ha ospitato per il Mercoledì da Vignaiolo, evento in cui FIVI è stata protagonista.

Il nostro Michele e Angela Fronti (azienda Istine di Radda in Chianti) hanno fatto da relatori, raccontando della FIVI, dei suoi ideali e delle sue manifestazioni (soprattutto la Mostra Mercato di Piacenza, l’evento clou di noi vignaioli FIVI), dell’essere vignaiolo. In degustazione, per spirito di gruppo, non c’erano i nostri vini e quelli di Angela, ma di altri colleghi vignaioli (vedete la foto sotto).

Cos’è la FIVI, per chi non la conosce ancora? Si tratta della Federazione dei Vignaioli Indipendenti Italiani. Nata nel 2008 (noi siamo soci dalla sua fondazione), mette insieme aziende medio-piccole di tutta Italia, contraddistinte dal fatto di essere vignaioli.

Il vignaiolo nel passato era semplicemente chi lavorava in vigna. Oggi essere vignaioli significa avere un’azienda vitivinicola e gestirla direttamente, in modo spesso famigliare, seguendo personalmente tutti i processi, dalla coltivazione della vigna, fino alla bottiglia finita.

Molti chiedono perchè “indipendenti”? Da cosa? Questo termine ha un significato storico, che nasce con le prime associazioni di questo tipo nel XX secolo. Il vignaiolo indipendente era proprio quello che faceva tutto da sè, produceva la sua uva, la lavorava e vendeva con la sua etichetta, mettendoci la sua faccia ed esponendosi personalmente sul mercato. Era nata per distinguerlo dai molti vignaioli non indipendenti, perchè invece svolgevano solo un passaggio della trafila produttiva (in genere la coltivazione dell’uva), per poi cederla ad una cantina sociale o venderla a  privati (o lo stesso per il vino sfuso).

FIVI è nata come una sorta di sindicato, per dialogare innanzi tutto col mondo politico ed amministrativo, che tanto influisce con leggi e disposizioni sul nostro lavoro, ma che era quasi sempre condizionato dai big del vino (dall’industria, dai grandi produttori e dalle cantine sociali), dimenticandosi spesso delle richieste e necessità delle molte migliaia di piccoli produttori.

Poi è diventata anche una voce per dialogare con i nostri clienti, con gli appassionati di vino o semplici consumatori, per farci promotori della realtà dei vignaioli d’Italia, piccole e medie aziende famigliari che sono l’ossatura fondamentale di questa nostra millenaria tradizione.

Ricordiamoci che i vignaioli sono i più solerti custodi dei loro territori, delle tradizioni e dell’artigianalità del vino, i principali fautori della necessità di lavorare in modo sostenibile (pur con diverse scelte, ma con la stessa finalità di rispetto per la terra).

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